Monday, May 29, 2023
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Vertice Ue, proposta italia per value cap dinamico su gasoline. Ancora scontro sul piano tedesco. Lettonia: “È distorsivo”. Macron: “Priorità è solidarietà europea”



Energia sempre al centro delle discussioni (in Europa) e del braccio di ferro (con la Russia). Lo scudo europeo annunciato dal governo tedesco continua advert essere visto con preoccupazione dai associate Ue. Il primo a parlare senza mezzi termini, nel giorno del primo summit della Cominutà Politica Europea a Praga, è il il premier lettone, Krisjanis Karins secondo cui l’intervento di Berlino potrebbe essere “distorisivo”. Ancora più duro il premier polacco secondo cui il piano rischia di “distruggere il mercato unico europeo”. Dal presidente francese Emmanuel Macron è arrivato un più generico invito alla coesione tra i Paesi: . “La priorità – ha detto il presidente francese – è la solidarietà europea”. Sul fronte gasoline, arriva invece la proposta italiana e di altri tre paesi di un value cap “dinamico”

Il Cremlino intanto ha attaccato il tetto al prezzo sul greggio russo prevedendo che “avrà un effetto distruttivo sui mercati, sconvolgendo quasi tutti i paesi”. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov, secondo quanto riporta Tass. Lo stesso Cremlino ha invece accolto la decisione dell’Opec+ di tagliare la produzione di greggio rimarcando che è finalizzata “solo a stabilizzare il mercato petrolifero”. Peskov ha detto: “Qui non si parla di solidarietà con un Paese in particolare”. La decisione ha fatto comunque arrabbiare la Casa Bianca, che ha accolto la mossa del cartello capitanato dall’Arabia Saudita come un “allineamento” alla Russia (che ne fa parte, nella versione allargata) e si appresta advert allentare le sanzioni contro il Venezuela per consentire a Chevron di riprendere le estrazioni di petrolio nel Paese.

Crisi energetica: come affronteremo l’inverno

Le valutazioni di Peskov arrivano dopo il varo dell’ottavo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia, contenente il value cap al petrolio marittimo, di fatto un allineamento alla posizione raggiunta al G7 e che si affianca alla decisione già presa col sesto pacchetto di sanzioni di tagliare entro la superb del 2022 il 90% delle importazioni russe di petrolio in arrivo nel continente europeo, attraverso un embargo su tutto quello in arrivo by way of mare, e un impegno di Germania e Polonia a tagliare anche le proprie importazioni attraverso l’oleodotto Druzhba: dovrebbe entrare ufficialmente in vigore dal 5 dicembre. La nuova mossa riguarda però anche i paesi terzi e il Cremlino ha già reagito: smetterà di fornire il greggio a chi impone il tetto. ll fronte europeo è però spaccato sui prossimi passi in relazione al value cap per il gasoline, sul quale non si aspetta altro che un passaggio interlocutorio dal vertice di Praga: sul tavolo ci sono soluzioni per indicare una forchetta di prezzo da sottoporre ai fornitori-partner, un modo per disaccoppiare le quotazioni del gasoline da quelle dell’energia elettrica, la ricerca di un riferimento diverso dal Ttf di Amsterdam.

 

 

La proposta di Italia e altri 3 Pesi: “Worth cap dinamico su gasoline”

Un value cap dinamico, da applicare in uno situation in cui non c’è assenza di forniture e c’è uno scambio di domanda e offerta di gasoline. E’ questo uno dei punti chiavi del ‘non paper’ – documento non ufficiale – firmato da Italia, Polonia, Grecia e Belgio, del quale l’Ansa ha preso visione.  Sulla base del “corridoio dinamico: è possibile stabilire un valore centrale per questo corridoio e rivederlo regolarmente tenendo conto di parametri di riferimento esterni (advert esempio, i prezzi del greggi) e consentendo fluttuazioni (advert esempio del 5%) intorno al valore centrale all’interno del corridoio”, si legge nella proposta.

Anche la Polonia contro il piano tedesco: “Rischia di distruggere il mercato unico”

“Questa misura proposta dalla Germania è una misura dirompente che distrugge il mercato unico europeo. Sono convinto che la stragrande maggioranza dei Paesi dell’Unione europea condivida la mia opinione”. Lo ha dichiarato il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea a Praga parlando del piano aiuti tedesco da 200 miliardi per contrastare la crisi energetica. “Quando si parla di gasoline, non è possibile che l’interesse di un solo Paese determini il percorso dei prezzi per tutti gli Stati dell’Unione europea”, ha continuato. “Oggi si parla molto dell’egoismo della Germania ma è chiaro che la politica energetica non possa essere dettata dalla Germania”, ha evidenziato il premier. “Ricordiamo molto bene come lo Stato tedesco abbia fatto la morale agli altri, comportandosi in modo molto impolite durante il Covid e la prima crisi finanziaria. Oggi lo stesso Paese, sfruttando l’enorme potere del suo capitale, vuole utilizzare ben 200 miliardi di euro per aiutare la sua sola industria”, ha sottolineato.

Scudo tedesco, Scholz: “Aiuto varato anche da molti altri Paesi”

Lo scudo di aiuti “da 200 miliardi di euro per il 2022, 2023 e 2024” è teso a “stabilizzare l’economia” e a “sostenere i nostri cittadini e cittadine e le aziende” di fronte al caro energia. “Molti altri stanno facendo qualcosa di simile ora e per gli anni a venire”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice della Comunità politica europea a Praga. Fino a quando i prezzi dell’energia non scenderanno, “è importante che tutti gli Stati continuino a sostenere i propri cittadini”, ha evidenziato.

Macron: “Serve strategia su rinnovabili e nucleare”

“Sono pronto a sostenere tutti i progetti di interconnessione” energetica, “ma l’Europa ha bisogno di produrre più elettricità sul suo territorio e di avere una strategia su rinnovabili e nucleare”. Lo  ha detto il presidente francese Emmanuel Macron arrivando al vertice della Comunità politica europea a Praga. “Oggi noi abbiamo bisogno di una strategia europea rafforzata, una strategia europea per abbassare i prezzi del gasoline, e domani la Commissione parlerà di questo, e per porre un tetto al gasoline che concorre a formare il prezzo dell’elettricità”, ha ricordato. “La priorità – ha sottolineato – è la solidarietà europea”.

Orban: “Politica sanzioni ha fallito”

Il primo ministro ungherese, l’ultranazionalista Viktor Orban, ha ribadito oggi a Praga che le politiche sanzionatorie dell’Unione europea nei confronti della Russia per l’invasione dell’Ucraina non hanno avuto esito e che, quindi, sono sbagliate e vanno ripensate. “Le politiche sanzionatorie errate di Bruxelles devono essere ripensate perchè non sono state all’altezza delle speranze”, ha detto Orbàn in un incontro con l’ex presidente ceco Vaclav Klaus a margine del vertice della Comunità politica europea. Il presidente ungherese ha aggiunto che “la guerra non è ancora finita, i prezzi in Europa sono saliti alle stelle, mentre la Russia guadagna molti soldi da questa situazione”, secondo quanto ha riportato il portavoce di Orbàn, Bertalan Havasi.

 

Draghi arrivato al Castello di Praga

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato al Castello di Praga dove si tiene il primo vertice della Comunità politica europea. E’ stato accolto dal premier ceco Petr Fiala.

La Lettonia attacca Berlino: “Rischio distorsione”

 “Tutti noi stiamo adattando i pacchetti economici per aiutare i nostri cittadini ma dato che l’economia tedesca è così grande, questa assistenza potrebbe essere un pò distorsiva. Più grande sei, più grande è la tua economia, più è grande la responsabilità. E dobbiamo lavorare per assicurarci di mantere il livello di competitività tra gli Stati membri”. Lo ha dichiarato il premier lettone, Krisjanis Karins, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea.

Rutte (Olanda) difende la Germania: “Scudo da 200 miliardi su energia totalmente legittimo”

“Da parte dell’Olanda non c’è alcuna ideologia. Dobbiamo valutare le varie proposte sul tavolo, come quella degli acquisti comuni”. Lo ha detto il premier olandese Mark Rutte parlando ai cronisti all’arrivo a Praga. Interpellato sullo scudo da 200 miliardi annunciato da Berlino Rutte ha spiegato: “Penso che la Germania sia totalmente legittimata, lei ha la possibilità di prendere decisioni e noi anche lo abbiamo fatto. Ho visto molte critiche ma io non ne faccio parte”.

Petrolio, Russia sul taglio Opec+: “Stabilizzante”

La decisione del gruppo OPEC+ di ridurre la produzione di 2 milioni di barili al giorno è finalizzata alla stabilizzazione del mercato”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Ieri l’organizzazione di Vienna ha ignorato gli appelli della Casa Bianca a mantenere i livelli di produzione di petrolio concordando un taglio, il più profondo dalla pandemia Covid-19 del 2020.

“In questa situazione, non si tratta di solidarietà con un Paese in particolare. Tutti sono interessati a mercati stabili e, ovviamente, molti Paesi comprendono l’assurdità delle decisioni drastiche che sono attualmente prese in considerazione dall’Unione europea, istigate dagli Stati Uniti, per quanto riguarda il value cap”, decisione “che può avere un impatto molto distruttivo sugli orizzonti futuri dei mercati energetici e danneggiare quasi tutti gli Stati”.

Energia, appello Mattarella-Steinmeier: “Ue saprà superare divergenze”

Sull’energia il prossimo consiglio europeo saprà superare le divergenze. E’, a quanto si apprende, la convinzione espressa dal presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella, e il suo omologo Frank Walter Steinmeier nel corso di un incontro bilaterale che si è tenuto a margine del vertice di Arraiolos in corso a Malta. “Dobbiamo attenuare – ha detto Mattarella – le conseguenze degli aumenti del costo dell’energia sulla vita delle famiglie e delle imprese”.

 

Petrolio, Russia sul tetto al prezzo: “Impatto distruttivo sui mercati”

Il Cremlino prevede che l’eventuale introduzione di un tetto al prezzo del petrolio “avrà un effetto distruttivo sui mercati, sconvolgendo quasi tutti i paesi”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riporta Tass.

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